“Hate. Why We Should Resist It with Free Speech, Not Censorship” (Odio, perché dovremmo combatterlo con la libertà di espressione e non con la censura)
… Strossen è una femminista progressista e libertaria
… sempre in difesa della libertà di parola, a suo dire unico strumento per combattere l’odio e dare voce alle minoranze
… la censura contro il cosiddetto “hate speech” – di qualsiasi tipo essa sia: governativa o popolare, accademica o twittarola – è sempre l’anticamera della repressione, uno strumento totalitario intrinsecamente pericoloso
… gli studenti hanno paura persino di discutere argomenti importanti e delicati come quelli del razzismo, della violenza sessuale e dell’immigrazione
… sono state ritirate le ammissioni al college a causa di isolati post sui social pubblicati quando erano adolescenti
… “principio di neutralità del contenuto”, il governo non può limitare la parola solo perché il suo contenuto, cioè il suo messaggio, è considerato sbagliato, malvagio e potenzialmente pericoloso
… “principio di emergenza”, il governo può limitare la parola quando, nel contesto generale, causa direttamente (o minaccia di causare) determinati danni imminenti specifici e gravi
… il rischio è che cambi di significato a seconda di chi è chiamato ad applicare la legge
… è ancora più pericoloso conferire un potere così ampio a gigantesche società non elette che non devono rendere conto a nessuno
… credo che il governo italiano dovrebbe mettere al bando e punire la violenza omofobica, ma non i discorsi omofobi che non causino direttamente, o minaccino di causare, danni imminenti specifici e gravi