Ma noi non possiamo permettere ala scienza di disfare il suo buon lavoro.

Ecco perché limitiamo con tanta cura il campo delle sue ricerche

Sembrava ci si immaginasse che si potesse permetterle lo sviluppo indefinito, senza riguardo per le altre cose.

Il sapere era il Dio più alto, la verità il valore supremo; tutto il resto era secondario e subordinato.

fece un grande sforzo per trasferire l’importanza della verità e della bellezza ai comodi e alla felicità.

La produzione in massa esigeva questo trasferimento.

La felicità universale mantiene in ordine gli ingranaggi; la verità e la bellezza non lo possono

… ogni volta che le masse si impadronivano del potere politico, era la felicità piuttosto che la verità e la bellezza che importava

… Qual è il senso della verità o della bellezza o del sapere quando le bombe ad antrace scoppiano intorno a voi?

Fu allora che la scienza cominciò ad essere controllata

… La gente allora era disposta a lasciar controllare anche i suoi appetiti.

Tutto pur di vivere tranquilli

Questo non è stato un bene per la verità, d’accordo, ma è stato eccellente per la felicità.

Non si può avere nulla per nulla. La felicità bisogna pagarla

… è chiaro che, a lunga scadenza, il controllo è meno efficace se ricorre al castigo della condotta indesiderata,

anziché indurre la condotta desiderata mediante premi;

è chiaro che un governo del terrore funziona nel complesso meno bene

del governo che, con mezzi non violenti, manipola l’ambiente e i pensieri e i sentimenti dei singoli, uomini donne e bambini.

Il castigo pone un temporaneo arresto alla condotta indesiderata, ma non contiene permanentemente la tendenza della vittima a tale condotta.

… Infatti la psicoterapia affronta proprio le conseguenze debilitanti o antisociali dei castighi nel passato dell’individuo

… al nostro sistema etico tradizionale (in esso l’individuo ha importanza primaria) si va sostituendo un’Etica Sociale.

Le parole chiave di questa etica sono: “adattamento”, “condotta socialmente orientata

appartenenza”, “acquisizione di capacità sociali”, “lavoro di squadra”, “vita di gruppo

“lealtà di gruppo”, “dinamica di gruppo”, “pensiero di gruppo”, “creatività di gruppo”.

 Presupposto fondamentale è questo: il complesso sociale ha maggiore importanza e significato delle parti individuali;

… i diritti della collettività vengono prima di quelli che nel diciottesimo secolo si chiamarono Diritti dell’Uomo.

Quest’uomo ideale è colui che mostra “conformismo dinamico” (espressione stupenda!), intensa lealtà verso il gruppo, e desiderio indomabile di subordinarsi, di appartenere

 

(Aldous Huxley (1894-1963), Il mondo nuovo_Ritorno al mondo nuovo, Traduzione Lorenzo Gigli e Luciano Bianciardi, Oscar Mondadori, 1987, p. 204, p. 236, p. 253-254)

 

Share: