Appunti blog 11: GUSTAVE THIBON
… chiunque voi siate,
portate nella vostra anima e tenete nelle vostre mani
una particella della vita della Francia e del mondo.
Avete una famiglia, una professione, un ambiente sociale:
questo è il terreno a voi affidato e sul quale nessuno può sostituirvi,
è qui che il vostro ideale deve fiorire.
Una astratta conversione non basta:
occorre cambiare, non soltanto idee, ma vita,
e non domani, ma oggi,
e non gli altri, ma voi.
… L’uomo non è libero nella misura in cui non dipende da nulla o da nessuno:
è libero nell’esatta misura in cui dipende da ciò che ama,
ed è prigioniero nell’esatta misura in cui dipende da ciò che non può amare.
… I rapporti tra la natura e l’eroismo sono rovesciati:
ieri le grandi anime erano ≪naturalmente≫ eroiche:
la natura sorreggeva la santità.
Domani gli uomini saranno eroicamente naturali:
sarà la santità a sorreggere la natura.
… Colui che vede più lontano, è anche colui che ha saputo salire più in alto.
L’ampiezza del panorama aperto ai nostri occhi
è a misura dell’altezza raggiunta dai nostri piedi.
… Più delle peggiori realtà, io odio i falsi ideali.
Il reale, per me, non è ciò che si oppone all’ideale, ma ciò che si oppone alla menzogna.
(Gustave Thibon (1903-2001), Ritorno al reale, Traduzione Italo De Giorgi, Volpe, 1972, p. 49, 110, 143, 188, 190)