Appunti blog 32: GILBERT KEITH CHESTERTON (7)
… Se smettete di guardare i libri sulle bestie e sugli uomini,
se cominciate a guardare le bestie e gli uomini,
allora … osserverete che la cosa sorprendente
non è la loro somiglianza, ma la loro diversità.
… Che l’uomo e la bestia siano simili, è, in un certo senso, una verità;
ma che essendo tanto simili,
siano poi così assurdamente dissimili,
è un enigma sconvolgente.
Il fatto che una scimmia abbia le mani
è molto meno interessante
… del fatto che, pur avendo le mani, non le usi come l’uomo:
non gioca con gli astragali né suona il violino;
non scolpisce il marmo né taglia il montone.
… gli elefanti non costruiscono templi colossali d’avorio, addirittura in stile rococò;
i cammelli non dipingono nemmeno dei brutti quadri,
anche se sono dotati del materiale di molti pennelli di setola di cammello.
… dicono che le formiche e le api hanno una società superiore alla nostra.
… Chi mai ha scoperto un formicaio decorato con statue di formiche famose?
Chi ha mai visto un alveare scolpito con le immagini di splendide regine del passato?
… Il pessimismo può essere nel migliore dei casi
un’emozionante vacanza di mezza giornata;
la gioia è il fragoroso lavoro per il quale ogni cosa vive.
… C’era qualcosa che Egli nascondeva a tutti gli uomini
quando saliva sul monte a pregare.
C’era qualcosa che Egli occultava
con un improvviso silenzio
o con un impetuoso isolamento.
C’era una cosa troppo grande
perché Dio potesse mostrarcela quando è venuto sulla Terra,
e io qualche volta ho immaginato che fosse la Sua gioia.
(Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia, Lindau editore, 2016, p. 221, 242, 244)