Appunti blog 35: GILBERT KEITH CHESTERTON (10)

Anche se la Chiesa avesse frainteso il suo pensiero,

sarebbe pur vero che nessun’altra tradizione storica,

eccetto la Chiesa, è mai caduta nello stesso malinteso

I maomettani non fraintesero Maometto supponendolo Allah.

Gli ebrei non fraintesero Mosè identificandolo con Jehova.

… Anche se il Cristianesimo fu un vasto errore universale,

è sempre un errore unico come l’Incarnazione.

… C’è nell’aria l’idea che tutte le religioni siano eguali

perché tutti i fondatori di religioni sono rivali;

e tutti combattono per la stessa corona stellata.

Ciò è falso.

… quando l’Uomo fu reietto dagli uomini.

C’erano solitudini al di là dell’inaccessibile.

C’erano segreti nella più profonda e invisibile parte di quel dramma,

che non trovano alcuna traduzione in parole,

alcuna spiegazione nell’appartarsi di un uomo dagli uomini.

Né è facile, in parole meno semplici e rigide di quelle della nuda narrazione,

intravedere l’orrore di esaltazione che si levò sopra il colle.

Infiniti tentativi non ne sono venuti a capo.

E se c’è un suono che possa produrre un silenzio,

ci vorrebbe quello per rappresentarci il silenzio della fine e dei momenti estremi:

quando un grido ruppe la tenebra

in parole paurosamente distinte

e paurosamente inintelligibili,

che l’uomo non capirà mai in tutta l’eternità che esse hanno conquistato per lui;

e per un istante di annichilimento

un abisso impensabile si era aperto

anche nell’unità dell’assoluto;

e Dio era stato abbandonato da Dio.

… era bene che la tomba fosse sigillata

… e guardata dall’autorità dei Cesari.

Perché in quella seconda caverna tutta la grande e gloriosa umanità,

che noi chiamiamo antichità,

era raccolta e racchiusa, e in quel luogo fu sepolta.

Era la fine di quella grandissima cosa che si chiama storia umana:

della storia che fu semplicemente umana.

Le mitologie e le filosofie furono colà seppellite,

insieme con gli dei e gli eroi e i sapienti.

Al terzo dì, gli amici di Cristo vennero sul far del giorno

… Si resero conto in varia guisa del nuovo miracolo,

ma non capirono che un mondo era morto in quella notte.

Quel che essi vedevano era il primo giorno

di una nuova creazione,

con un nuovo cielo e una nuova terra:

e in sembianza di giardiniere Dio camminava nuovamente nel giardino,

nel fresco non di una sera, ma di un’alba.

 

(Gilbert Keith Chesterton, L’uomo eterno, Rubbettino editore, 2023, p. 242, 243, 254, 255))

 

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