Appunti blog 40: MICHEL-YVES BOLLORÉ, OLIVIER BONNASSIES (04)

 Prima edizione italiana Febbraio 2024 

«così poco probabile,

che si può solo definire un miracolo»

… «Una struttura come il DNA non può essere apparsa per caso»

… in che modo la natura ha potuto attivare da sola,

più di 3,85 miliardi di anni fa, questo sistema ultra complesso

che caratterizza la vita sulla Terra?

In che modo questo codice … l’unica chiave della vita su questo pianeta,

è stato in gradi di generarsi da solo,

diventare immediatamente operativo

e non evolvere più da allora?

… il discorso sulla complessità del fenomeno che chiamiamo «vita»

non si esaurisce naturalmente qui,

perché un essere vivente non si riduce alla somma delle sue parti,

a prescindere dalla raffinatezza dell’insieme che ne risulta.

Perché si possa parlare di «vita» è anche necessario

che questo sistema chimico e cinetico si metta in moto

attraverso quello che viene chiamato il «metabolismo».

quell’insieme di reazioni e di operazioni biochimiche

complesse e altamente coordinate

che devono avvenire di continuo per permettere ad un organismo di vivere.

se anche sintetizzassimo una cellula riunendo tutte le sue componenti nella corretta disposizione,

avremmo di fatto solamente una cellula morta:

l’equivalente di uno stabilimento pieno di macchinari che non siano stati azionati.

Per comporre una vera struttura vivente

dobbiamo allora dotarla anche della «dinamica» necessaria

per eseguire in autonomia attività molto precise

– assimilare, eliminare, e rinnovare costantemente gli elementi materiali che la compongono –

e per svolgere senza interruzioni una grande varietà di operazioni altamente complesse,

per adattarsi, e se necessario per rigenerarsi, riprodursi ed evolversi.

… «Un uomo onesto, munito di tutte le conoscenze attuali,

può solo affermare che per ora, in un certo senso,

l’origine della vita appare quasi un miracolo

tante sono le condizioni che debbono essere soddisfatte perché il meccanismo si metta in moto»

… «Tutti noi che studiamo l’origine della vita ci rendiamo conto

che più la analizziamo più essa appare troppo complessa

per essersi evoluta da qualche parte.

Tutti crediamo come un articolo di fede

che la vita su questo pianeta si sia evoluta dalla materia inanimata.

Ma la sua complessità è tale, che per noi è difficile credere

che questa transizione abbia veramente avuto luogo»

… sarebbe in pratica necessario un tempo superiore alla vita dell’Universo

affinché anche una sola proteina possa assemblarsi ad opera del caso

a partire dagli amminoacidi disponibili attorno ad essa.

… si sono divertiti a valutare la probabilità che la più semplice cellula vivente

nasca per opera del puro caso,

trovando un risultato pari a 1 su 1040.000.

… «All’origine del fenomeno che chiamiamo “vita”

vi è una lunga successione di fasi tanto necessarie

quanto estremamente improbabili»

… «La probabilità che la vita si sia formata a partire dalla materia inanimata

corrisponde a un numero decimale

dove la cifra 1 compare preceduta

da 40 mila zeri dopo la virgola…

È un numero sufficientemente piccolo da seppellire Darwin

e l’intera teoria dell’evoluzione.

Non c’è mai stato un brodo primordiale,

su questo pianeta altrove,

e se gli inizi della vita non sono dovuti al caso,

devono allora necessariamente essere stati il prodotto di un’intelligenza»

… «Il punto è che esistono circa 2.000 enzimi

e la probabilità che si sviluppino tutti per puro caso

non potrebbe essere raggiunta nemmeno se

l’intero Universo fosse composto da brodo primordiale»

 

(Michel-Yves Bolloré _ Olivier Bonnassies, Dio. La scienza, le prove, Sonda editore, 2024, p. 256, 261, 262, 264, 265, 266, 268, 269)

 

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