Ed ora Avvenire pubblica una difesa della Legge 194
… Proprio per tutto questo, alcuni passi del suo intervento, pubblicato da Avvenire senza commenti critici, fanno davvero trasecolare
… «la legge 194 non è una legge contro la vita e può essere accettata dai cattolici»
… la ratio legis della 194 per quella che è: una legge che regolamenta un fenomeno, che lo rende una questione pubblica
… l’aborto verrebbe praticato anche in assenza di una norma che ne regolamentasse i contorni
… un cattolico che chiede di applicare in ogni sua parte la 194 non sta affermando un valore diverso dalla sua fede
… promuovere la vita, senza potersi ergere a giudice delle scelte altrui
… una donna sia accolta da un servizio pubblico, non promuove l’aborto, ma si pone in ascolto e in aiuto di ogni donna
… un dialogo che, anche a mio parere, non ha bisogno di rimettere in discussione la 194, ma che si mettano in discussione le nostre comunità non accoglienti
… proprio il Concilio Vaticano II, da lui citato, in un importante documento denominato Gaudium et Spes, al n. 51 ha definito l’aborto un «crimen nefandum»
… la realtà nuda e cruda non si può cambiare: l’aborto rimane un crimen nefandum. E nessuna legge può mai rendere giusto un delitto abominevole