Il diritto canonico nega la comunione ai politici abortisti

comunione ai politici favorevoli all’aborto. Cosa dice il Codice di diritto canonico al riguardo?

… «Non siano ammessi alla sacra comunione gli scomunicati e gli interdetti … e gli altri che ostinatamente perseverano in peccato grave manifesto»

… «Incorrono nella pena latae sententiae annessa al delitto i complici … se senza la loro opera il delitto non sarebbe stato commesso […]»

… il finanziamento è condicio sine qua non per permettere ad alcune donne di abortire

… Le sue parole potrebbero essere quell’incentivo, necessario seppur non sufficiente, per motivare qualche donna – ne basta una – a ricorrere all’aborto

Consigliare di abortire è ugualmente peccato grave

… vietargli la comunione proprio perché il suo appoggio pubblico all’aborto lo fa rientrare di diritto

è sufficiente per rifiutare la comunione che il peccato sia grave e manifesto, non rilevando che il politico sia consapevole di questa gravità o che abbia scelto liberamente di appoggiare l’aborto

… Né il ministro della Santa Comunione sta giudicando la colpa soggettiva della persona, ma piuttosto sta reagendo alla pubblica indegnità della persona

… la comunione deve essere rifiutata al politico pro-aborto sia perché scomunicato … sia perché persevera in peccato grave manifesto

       

 

                  Lettera del 7 maggio

 

          Lettera Ratzinger – 2004

 

          Dichiarazione aborto procurato – 1974

 

          Cattolici in politica – 2002

 

          Evangelium Vitae – 1995

 

Share: