Il falso liberismo dell’ordoliberismo
… Dapprima in Germania e poi in Europa è stata la variante tedesca “ordoliberista” a vincere il dibattito culturale, così da diffondersi attraverso gli “apparati ideologici di Stato”, diventando senso comune e creando i presupposti per un complesso sistema di controllo
… Il momento fondativo del neoliberismo è collocabile al convegno Walter Lippmann tenutosi a Parigi, nel 1938
… divenendo famosa grazie anche agli otto premi Nobel assegnati ai suoi membri
… creazioni di diversi istituti e organismi internazionali, come l’Institute of Economic Affairs (IEA) e il Forum economico mondiale che si svolge ogni anno a Davos in Svizzera
… All’interno dell’internazionale neoliberista si devono tuttavia distinguere due tendenze: quella Neo-austriaca di Hayek e von Mises e quella tedesca dell’Ordoliberismo
… obiettivo primario quello di costruire un “ordine di concorrenza” fondato sul meccanismo dei prezzi
… visione del mercato: “naturalistica” per i neo-austriaci e “costruttivista” per gli ordoliberisti
… occuparsi addirittura di questioni socio-antropologiche
… Trattato di Lisbona, il cui articolo 3 delinea l’obiettivo dell’UE come «un’economia sociale di mercato altamente competitiva»
… In Italia l’economista più affine a questa ideologia è stato Luigi Einaudi
… si presenta come una terza via tra il liberismo e l’economia pianificata e può essere definita paradossalmente come un neoliberismo stato-centrico
… la c.d. “economia sociale di mercato” in cui il termine “sociale” rimanda ad una forma di società fondata sulla concorrenza come modalità di legame tra gli attori economici
… necessario uno Stato forte governato da élite competenti che non rappresentino interessi o appetiti popolari
… I lavoratori vanno trasformati in individui innovativi, competitivi, propensi al rischio, eternamente mobili, auto-sufficienti e auto-responsabili che percepiscono la povertà come un incentivo a fare meglio e la disoccupazione come un’opportunità per migliorare