Israele-Hamas e la DOTTRINA SOCIALE della Chiesa

«Entrambe le parti sembrano difettare di una visione strategica, che non sia l’annientamento l’uno dell’altro»

… le «emozioni» abbiano preso il sopravvento, da una parte e dall’altra

… un conflitto che dura da 75 anni ma che ha radici ancora più antiche

non c’è nulla che possa giustificare un atto terroristico

… pur riconoscendo che ci sono situazioni di ingiustizia grave che sono terreno fertile

… «esiste un diritto a difendersi dal terrorismo»  [ Compendio Dottrina sociale della Chiesa, 514, pag 144 ]

… «non può tuttavia essere esercitato nel vuoto di regole morali e giuridiche»   [ Compendio Dottrina sociale della Chiesa, 514, pag 144 ]

… «la lotta contro i terroristi va condotta nel rispetto dei diritti dell’uomo e dei princìpi di uno Stato di diritto»   [ Compendio Dottrina sociale della Chiesa, 514, pag 144 ]

malgrado la tattica dei militanti di Hamas che si fanno scudo dei civili

non possono essere accettabili bombardamenti indiscriminati che radono al suolo le città

provocano un numero indefinito di morti e centinaia di migliaia di nuovi profughi

… «il ricorso alle armi non provochi mali e disordini più gravi del male da eliminare»   [ Compendio Dottrina sociale della Chiesa, 500, pag 140 ]

possono essere accettate come soluzioni … una nuova occupazione della Striscia di Gaza

e il trasferimento di una parte imprecisata della popolazione palestinese in campi profughi

Se l’eliminazione di Hamas dal territorio palestinese è un obiettivo giustificato, non tutti i mezzi per ottenerla lo sono

… «la collaborazione internazionale contro l’attività terroristica non può esaurirsi soltanto in operazioni repressive e punitive»   [ Compendio Dottrina sociale della Chiesa, 514, pag 144 ]

se non si vuole davvero arrivare all’annientamento reciproco

 

            Compendio Dottrina sociale della Chiesa

 

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