IV Incontro mondiale dei Movimenti Popolari

Così mi piace chiamarvi, “poeti sociali”. Perché voi siete poeti sociali

… ritornare agli schemi precedenti sarebbe davvero suicida e, se mi consentite di forzare un po’ le parole, ecocida e genocida

Hanno ascoltato la scienza e sono riusciti a porre limiti per garantire il bene comune

… E a tutti voglio chiedere in nome di Dio. Ai grandi laboratori, che liberalizzino i brevetti

… Voglio chiedere, in nome di Dio, ai giganti della tecnologia per ottenere guadagni, senza considerare come aumentano i discorsi di odio

… le fake news [notizie false], le teorie cospirative, la manipolazione politica

… Quel “buon vivere” aborigeno che non è la “dolce vita”

… che ci mette in armonia con tutta l’umanità, con tutto il creato

… È necessario che insieme affrontiamo i discorsi populisti come tutti quelli che ci portano alla meritocrazia

… sono servite solo a dividere i nostri popoli … neutralizzare la nostra capacità poetica, la capacità di sognare insieme

… sono stati proprio i sogni di libertà e di uguaglianza, di giustizia e di dignità, i sogni di fraternità a migliorare il mondo

… attraverso questi sogni passa il sogno di Dio per tutti noi

… Sapete che cosa mi viene in mente adesso, insieme ai movimenti popolari, quando penso al Buon Samaritano?

… Le proteste per la morte di George Floyd

lì, in quella manifestazione contro quella morte, c’era il “samaritano collettivo”

… I movimenti popolari sono, oltre che poeti sociali, “samaritani collettivi

… mi piacerebbe aggiungerne altre due: il salario universale e la riduzione della giornata lavorativa

… È bene sapere che in questo non siamo soli. Le Nazioni Unite hanno cercato di stabilire alcune mete attraverso i cosiddetti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

 

             Min. 86:18

 

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