La pandemia ha ucciso il pensiero DIVERGENTE
… uno dei problemi maggiori di questo periodo pandemico è ”l’uccisione del pensiero divergente”
… J.P. Guilford … è noto per i suoi studi psicometrici sull’intelligenza umana
… la distinzione tra pensiero convergente e divergente
… vedere la creatività come un modo particolare di pensare
… implica originalità e fluidità, che rompe con gli schemi esistenti
… introducendo qualcosa di nuovo
… che comunque implica la verifica e la valutazione
… per accertare che la soluzione, l’ipotesi, l’idea divergente, funzioni
… Nel caso contrario verrà scartata, ma non criticata negativamente, né condannata
… la pandemia, abbiamo visto anche il triste fenomeno dell’affermazione del pensiero unico
… l’estremismo del pensiero convergente
… “vati” che hanno affermato, spesso senza citare le basi scientifiche, principi che non è stato concesso né valutare né verificare, persino quando poi smentiti dai fatti
… Il pensiero divergente è stato condannato
… portatore è diventato colui che sta oltre i confini … della scienza e della convivenza sociale
… con autorità politica e scientifica hanno determinato un clima nel quale la convergenza doveva essere scontata
… Non è stato utile a nessuno, men che meno alla scienza
… Quanti hanno il coraggio di avere un pensiero divergente sul Covid, sui vaccini, sulle terapie, sulle misure di contenimento?