“Non abbandonarci alla tentazione”: SIAMO SICURI?
… Nemmeno un mediocre studente di greco di un qualsiasi liceo classico d’Italia
… tradurre il verbo eisenenkai (da eisferein, che vuol dire letteralmente portare, condurre dentro)
… con “abbandonare”
… un errore da evidenziare con la matita blu
… Trattandosi di un verbo di movimento, la traduzione corretta è “Fa’ che non entriamo nella tentazione”
… reso meglio dicendo “Fa’ che non cadiamo nella tentazione”
… in greco, latino e anche ebraico esistono verbi dotati di senso causativo-fattivo o permissivo
… tradotti, necessitano di due parole anziché una
… Caesar pontem fecit, per esempio
… non significa “Cesare fece il ponte” ma Cesare fece fare il ponte
… Nel linguaggio semitico la condizione morale dell’uomo era vista e descritta come un luogo
… quando ci si riferiva al peccato si usava l’espressione “tenda del peccato”
… contrapposizione alla “tenda dei giusti”
… Pertanto aderire al peccato, acconsentire alla tentazione
… un verbo di movimento, “entrare nel peccato”
… anche noi usiamo l’espressione “cadere in peccato”
… “non ci indurre in tentazione” esprime esattamente il significato
… ovvero “non permettere che entriamo dentro la tentazione”
… Come possiamo dire a Dio “non abbandonarci”?
… possibile che il Signore ci lasci soli e ci abbandoni, andando così contro la sua stessa parola?
… in decine di passi ci assicura che non ci abbandona mai e mai lo farà
… i nostri peccati sono frutto del consenso alla tentazione
… Noi chiediamo al Padre nostro di non «indurci» in essa
… Tradurre con una sola parola il termine greco è difficile: significa «non permettere di entrare in», «non lasciarci soccombere alla tentazione» [ Catechismo, 2846 ]