Partito del CONFLITTO E dello Stato
… inizia molto tempo fa: quando i magistrati di «Mani pulite» decisero
… decretando l’immunità penale del vecchio Partito comunista — un’immunità che aveva tutta l’aria dell’impunità
… stabilirono di fatto che il vecchio PCI era stato un partito speciale … l’unico custode delle pubbliche virtù
… qualità che per diritto successorio si estese facilmente a tutte le sue reincarnazioni seguenti: Pds, Ds e infine il Pd
… serio e onesto «a prescindere» … un vero e proprio partito dello Stato
… sul quale, ad esempio, il Quirinale poteva, e ha potuto, sempre contare
… ogni giorno più difficile che un tale partito potesse essere un vero partito di sinistra
… un partito delle istituzioni e dello Stato, del Csm, della Banca d’Italia e dei grand commis
… potesse essere al tempo stesso anche il partito del conflitto e del riformismo sociale, dei sindacati e della lotta al privilegio, si è rivelata un’illusione
… a tenere insieme tutto e il contrario di tutto bastasse come in passato il continuo richiamo alla «Costituzione antifascista»
… Si convinse invece che per restare un partito, anzi il partito, della sinistra bastassero tre ingredienti
… rappresentare una scialuppa di salvataggio per tutti i naufraghi del centro sinistra della prima Repubblica, in primis per i cosiddetti «cattolici democratici»
… avere un nemico a destra da delegittimare in perpetuo come «minaccia fascista»
… non avere nemici a sinistra
… tenere insieme chi vota contro il rafforzamento della Nato e chi si riconosce in una prospettiva occidentalista è indubbiamente piuttosto difficile
… Risucchiato dal vortice del perbenismo istituzionale
… snaturato dal democraticismo dilagante dei «nuovi diritti»
… il Pd nel suo intimo non si considera più un partito di sinistra, di essere la sinistra … si accontenta di essere «democratico»