Se la Disney sbaglia TUTTO
… “Le favole non insegnano ai bambini che i draghi esistono, loro lo sanno già che esistono. Le favole insegnano ai bambini che i draghi si possono sconfiggere” (Gilbert Keith Chesterton)
… i primi giorni ha guadagnato 165 milioni di dollari in tutto il mondo
… un tonfo clamoroso in Cina: meno di 3 milioni di dollari
… con un budget di spesa di 250 milioni, dovrebbe incassarne almeno 750-800
… non riuscendo infatti a replicare il medesimo successo dei cartoni animati
… adattamenti di sceneggiatura imposti dal politicamente corretto
… Alcuni personaggi vengono modificati nella loro natura
… specie i “cattivi”
… da odiosi spregevoli sono diventati spesso e volentieri degli sfortunati soli e incompresi con un’infanzia difficile
… degno del disprezzo del piccolo spettatore pare che non esista più
… “diamo una seconda possibilità” al personaggio negativo
… i bambini vengono privati della dicotomia protagonista-antagonista
… vengono catapultati in un mondo di persone soggette a vari gradi di bontà
… attraverso l’identificazione con i protagonisti buoni e positivi, i bambini sperimentano fiducia e speranza
… nella prospettiva rassicurante del lieto fine
… gli animali protagonisti sono davvero estremamente realistici
… Non ci si affeziona a un granchio che sembra uscito dalla pescheria sotto casa
… mondo fantastico che anima le fantasie dei bambini, caratterizzato dall’esplosione dei colori negli ambienti
… nei live action … una fotografia scura, neutra … priva di magia
… questi film dovrebbero essere per i bambini
… volontà ossessiva di inclusione nei film Disney di personaggi che rappresentino le “minoranze”
… i protagonisti sono diversi rispetto alla fiaba originaria
… in nome della politicizzazione del racconto che, lo vogliamo ricordare nuovamente, è (o dovrebbe) essere rivolto a un pubblico infantile
… riacquistare la fiducia di milioni di spettatori in tutto il mondo che desiderano solo vedere al cinema fiabe e racconti per bambini