Se la lotta al “privilegio bianco” diventa una guerra al cristianesimo

 

corsi per addomesticare la propria “whiteness”, che in questo caso non possiamo tradurre come “candore”, ma proprio “bianchitudine”, attitudine razziale all’essere bianchi

… materiale didattico di questi veri e propri corsi di rieducazione

… si parla di “razze”, con caratteristiche comportamentali e morali giudicate collettivamente

… lo sforzo di Martin Luther King e dei suoi discendenti era quello di dimenticare il colore della pelle e guardare alla persona

… “non dovremmo guardare al colore della pelle” (“We should be more color-blind”) è considerata essa stessa “razzista

… “Il cristianesimo è la norma”

rispettare la persona e la sua indipendenza, la famiglia nucleare (madre, padre e figli)

… “enfasi sul metodo scientifico

… fondare la giustizia sul rispetto della proprietà

… tramandare la tradizione per iscritto, evitare il conflitto, essere gentili

… caratteristiche di quella che abbiamo sempre chiamato “vita civile”, a prescindere dal colore della pelle

si lotta contro la “bianchitudine”, ma di fatto è una guerra contro i valori, universali, del cristianesimo

     

 

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